Nel mese di novembre, con l’autunno che avvolge Roma nei suoi toni dorati, la Dorothy Circus Gallery inaugura una vivace collaborazione con l’Ambasciata delle Filippine, dando vita a una mostra collettiva che celebra la forza espressiva e la straordinaria vitalità dell’arte contemporanea filippina.

Protagonisti della mostra sono Blic, Mister Sasquatch e Rene Cuvos: tre artisti dalle voci distintive, capaci di reinventare la realtà attraverso immaginari visivi potenti, intimi e sorprendenti.

Le loro opere tracciano un percorso in cui il linguaggio urbano si mescola al sogno, il fantastico si intreccia con il simbolico e le esperienze personali si trasformano in narrazioni collettive.


Insieme, esplorano temi come l’identità, la memoria e la resistenza, offrendo uno sguardo caleidoscopico sulla trasformazione culturale, in cui la tradizione si rinnova attraverso l’immaginazione e il gesto artistico.

Blic, artista autodidatta originario di Cavite, ha sviluppato un linguaggio visivo immediatamente riconoscibile, incentrato su una mano umana personificata, sormontata da uno Smile Emoji.


Nato tra le strade della sua città e influenzato dall’estetica pop del movimento “Kawaii”, questo simbolo si è rapidamente trasformato in un’icona, oltrepassando i confini delle Filippine per apparire in mostre in Asia, Europa e Medio Oriente.

Per Blic, quella mano non è solo un elemento grafico: è un gesto universale di comunicazione, una presenza che rivendica spazio e visibilità.
Membro fondatore del collettivo Cavity Collective, l’artista continua a promuovere i valori della creatività urbana, del colore e della comunità, portando nel panorama internazionale l’energia della street art filippina.

Rene Cuvos si muove con maestria lungo quel sottile confine tra realtà e sogno, dando vita a paesaggi in cui ogni cosa appare possibile. Animato dalla convinzione che il sogno rappresenti tanto un rifugio quanto una forma di potere, crea scenari in cui il caos si armonizza con la speranza. Attraverso una tecnica magistrale e una composizione di ispirazione rinascimentale, trasforma visioni effimere in mondi concreti, dove l’impossibile prende forma e l’orizzonte sembra sempre raggiungibile.

Mister Sasquatch crea universi immaginari popolati da viaggiatori dagli occhi spalancati e creature gigantesche. Con un background nel video e nel cinema, le sue opere sono permeate da un profondo senso narrativo e da un’estetica fortemente cinematografica. Ogni dipinto si apre come una porta verso un’avventura in continua evoluzione, invitando lo spettatore a immergersi in paesaggi fantastici. La sua pittura, giocosa ma tecnicamente impeccabile, ha conquistato un pubblico fedele sia nelle Filippine che all’estero, incarnando la passione per la narrazione e la potenza creativa dell’immaginazione.

Nel cuore storico di Roma, la mostra si apre come un dialogo vivo tra culture, un tributo alla straordinaria vitalità dell’arte filippina e un invito a immergersi in universi dove immaginazione, memoria e significato si fondono in profondi intrecci narrativi.