
Shamsia Hassani Afghanistan, b. 1988
43 x 30 in
"In the delicate and intense work The Wishes of Suitcase, Shamsia Hassani leads us down a path where a young woman walks, alone yet determined, dragging with her a suitcase full of desires. It is not just a simple piece of luggage; it is a container of dreams, hopes, and visions of a different future.
As she walks, the suitcase opens. But from it do not spill ordinary objects — floating in the air are white dandelions, light and pure, those ethereal flowers that, in many cultures, are blown away while making a wish. Each dandelion is a dream cast into the wind, a possibility taking flight, fragile yet full of meaning.
Her suitcase is filled with hopes, but also with the will to make them come true — a powerful metaphor for the journey of every woman who, despite obstacles and silences, continues to dream, to resist, to build."
"Nella delicata e intensa opera The Wishes of Suitcase, Shamsia Hassani ci conduce lungo una strada dove cammina una giovane donna, sola ma determinata, mentre trascina con sé una valigia colma di desideri. Non è un semplice bagaglio: è il contenitore di sogni, speranze e visioni di un futuro diverso.
Durante il cammino, la valigia si apre. Ma non ne fuoriescono oggetti comuni — a librarsi nell’aria sono soffioni bianchi, leggeri e puri, quei fiori eterei che, in molte culture, si soffiano via esprimendo un desiderio. Ogni soffione è un sogno lanciato nel vento, una possibilità che prende il volo, fragile ma carica di significato.
La sua valigia è piena di speranze, ma anche della volontà di realizzarle — una metafora potente del viaggio di ogni donna che, pur tra ostacoli e silenzi, continua a sognare, a resistere, a costruire."