
Shamsia Hassani Afghanistan, b. 1988
36 x 36 in
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"In Untitled #11, the protagonist performs an almost magical act: from her hand emerges a brilliant sphere of light, within which a tank appears, upside down. With this gesture, the artist aims to symbolise the hope and strength of those who dream of peace and reject war. The girl's dress is torn right at the height of her heart, which is also drawn on the fabric. However, in that point of opening, there are band-aids, symbolizing a slow but relentless healing process. These small signs of care, gently placed on the wound, not only indicate past suffering but also the possibility of recovery, one step at a time."
"In Untitled 11#, la protagonista compie un atto quasi magico: dalla sua mano nasce una sfera di luce splendida, all'interno della quale appare un carro armato, capovolto. Con questo gesto, l'artista intende simboleggiare la speranza e la forza di chi sogna la pace e rifiuta la guerra. Il vestito della ragazza è lacerato proprio all'altezza del cuore, che è disegnato anche sulla stoffa. Tuttavia, in quel punto di apertura, vi sono dei cerotti, simbolo di una guarigione lenta ma incessante. Questi piccoli segni di cura, posti con delicatezza sulla ferita, non solo indicano la sofferenza passata, ma anche la possibilità di riprendersi, un passo alla volta."