WHAT I'VE SEEN SO FAR: Dorothy Circus Rome & London | Group Show

13 Febbraio - 14 Marzo 2020
 

La Dorothy Circus Gallery è lieta di inaugurare il programma espositivo 2020, Mirrored Souls: The Year of Love, con la mostra collettiva What I've Seen So Far, un nuovo progetto interamente dedicato alla fotografia.
Questa mostra rappresenta il primo capitolo di quello che sarà un programma annuale intitolato GREY Circus, curato da Alexandra Mazzanti e Valentina Ilardi, la prima fondatrice della Dorothy Circus Gallery Rome & London e la seconda fondatrice e curatrice di GREY Magazine, una delle principali pubblicazioni internazionali che ha fortemente influenzato la fotografia di moda nell'ultimo decennio.

What I've Seen So Far, presentata sia alla Dorothy Circus Gallery di Roma che a Londra, è una panoramica completa delle opere dei più importanti fotografi internazionali, selezionati per il loro eccezionale talento e immaginazione. Gli artisti in mostra sono: Billy Kidd, Caitlin Cronenberg, Peppe Tortora, Laurent Chehere, Iness Rychlik, Anka Zhuravleva, Karel Chladek, Arash Radpour, Jesse Herzog, Giuseppe Gradella, Claudia Pasanisi e Mirko Viglino.

Le opere in mostra evidenzieranno il forte legame che si è instaurato tra la fotografia contemporanea e i codici visivi e le fondazioni che la galleria ha sostenuto nel corso degli anni. Negli ultimi dodici anni, Dorothy Circus Gallery ha portato in scena soprattutto artisti legati alla pittura e ad altre tecniche e stili tradizionali. Stili che, negli ultimi tempi, si sono armoniosamente intrecciati con il regno della fotografia, grazie a stili visionari ipermoderni, a un ritrovato culto della bellezza e a un animismo generazionale volto a rinnovare temi spirituali ed emozionanti.

Infatti, poiché stiamo assistendo a un cambiamento sostanziale della fotografia contemporanea, la mostra metterà in evidenza i codici dell'avanguardia e dell'Arte Figurativa che da sempre caratterizzano la linea curatoriale della Dorothy Circus Gallery.

Un'attenzione particolare è dedicata non solo alla magnificenza dello stile e della tecnica degli artisti presenti, ma anche al concetto di vedere attraverso l'occhio del fotografo, capace di catturare un frammento di ciò che balza davanti ai suoi occhi e - attraverso un sapiente processo creativo - di trasformarlo in un momento che può durare per sempre.

Questa negazione e privazione del tempo sono una delle componenti più affascinanti dell'arte fotografica. Attraverso il suo realismo, la fotografia si trasforma in un momento eterno, attingendo a molteplici soggetti e a un immaginario filosofico e spirituale che unisce temi profondi e introspettivi per esporre una storia che parla di umanità e che può in qualche modo persistere nel tempo.

In La Prisonnière, Marcel Proust scrive: "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi". Allo stesso modo, What I've Seen So Far sarà legato al concetto di scoperta attraverso la visione con nuovi occhi. Guardando un quadro possiamo giocare con la nostra immaginazione e quella dell'artista, ma con la fotografia possiamo vedere direttamente attraverso gli occhi del fotografo. È vedere ciò che qualcun altro vede e, quindi, vedere con occhi nuovi.

Lo spettatore viene trasportato in un immaginario in perfetto equilibrio tra viaggio interiore ed esteriore, un viaggio che parte dal Sé per poi trasmutarsi in qualcosa di più grande, che comprende l'osservarsi e l'osservare. In questo modo, gli artisti esposti ci racconteranno storie a volte diverse e intrecciate, osservandosi l'un l'altro e portandoci in luoghi che daranno piena libertà alla nostra immaginazione. Noi, come spettatori, immaginiamo con e grazie a diversi scenari figurativi che a volte prenderanno la forma di un corpo umano, con le sue caratteristiche uniche e irriproducibili, mentre altre volte sarà un fiore o un bacio o semplicemente una casa stregata a concederci la libertà di immaginare dimensioni che non credevamo esistessero.

La mostra celebrerà le forme più diverse e nascoste dell'anima umana. Siamo invitati a osservare e a cercare di dare forma a quelle sensazioni, a quei movimenti dell'animo umano, che spesso non hanno materia fisica. Amore, rispetto, gioia, paura, forza e dolore trovano colori e sfumature in una sequenza di fotografie che offrono i panorami più disparati, accompagnandoci in questo viaggio.

I 13 fotografi selezionati presenteranno ciascuno una serie da 2 a 6 opere, mostrando un frammento unico di realtà distante da noi e, allo stesso tempo, parallelo alle nostre emozioni.