

Kazuhiro Hori Japanese, b. 1969
Framed Size: 32.5 x 32.5 cm, 12.8 x 12.8 in
In Waver (2022), Japanese artist Kazuhiro Hori captures a moment of emotional stillness laced with quiet tension. Painted in acrylic with delicate foil accents, the work portrays a young girl gazing downward, her eyes tinged red as if on the verge of tears or lost in deep thought. Swirling foil motifs drift across the canvas like wind or smoke, adding a dreamlike rhythm that contrasts with her hyperreal, almost statuesque presence.
Clad in a school uniform and set against a soft lavender backdrop, the girl embodies the fragility of adolescence—caught between innocence and a looming awareness. The flowing, ornamental patterns nod to traditional Japanese aesthetics while subtly hinting at the emotional turbulence beneath her composed surface.
Hori’s work doesn’t offer a clear narrative, but instead evokes a quiet unease. In Waver, he transforms a simple portrait into a meditation on vulnerability, transition, and the delicate contradictions of growing up in a world that often masks turmoil with beauty.
In Waver, Kazuhiro Hori cattura un istante di quiete emotiva carica di una tensione silenziosa. Realizzata in acrilico con delicati dettagli in foglia dorata, l’opera ritrae una giovane ragazza con lo sguardo rivolto verso il basso, gli occhi arrossati, come sul punto di piangere o immersa in un pensiero profondo.
I motivi in foglia dorata si muovono sulla tela come fossero vento o fumo, introducendo un ritmo onirico che contrasta con la presenza iperrealistica e quasi scultorea della figura.
Avvolta nella sua uniforme scolastica e posta su uno sfondo lavanda tenue, la ragazza incarna tutta la fragilità dell’adolescenza, sospesa tra l’innocenza e una consapevolezza incombente. I motivi decorativi, fluidi e raffinati, richiamano l’estetica tradizionale giapponese e allo stesso tempo lasciano affiorare, con discrezione, la turbolenza emotiva che si cela dietro la sua apparente compostezza.
L’opera di Hori non segue una narrazione lineare, ma suscita un’inquietudine sottile e silenziosa. In Waver, un semplice ritratto si trasforma in una riflessione profonda sulla fragilità, sul cambiamento e sulle delicate contraddizioni dell’adolescenza — un’età sospesa, in cui il turbamento interiore si cela spesso dietro una superficie di apparente bellezza.