KAZUKI TAKAMATSU: Even A Doll Can Do It: Dorothy Circus Rome | Solo Show

14 Febbraio - 30 Marzo 2015

Roma, 14 Febbraio 2015. La Dorothy Circus Gallery è lieta di presentare “Even a Doll Can Do It”, la nuova personale dell’artista giapponese Kazuki Takamatsu, già esposto con grande successo presso la Dorothy Circus Gallery nel 2013 con la sua prima mostra personale italiana dal titolo “Because I am a Doll”.


“Even a Doll Can Do It”, serie inedita di dipinti in depth mapping, è composta da 15 tele che mostrano, ancora una volta, corpi di donne per metà bambole, sospese nell’abisso tridimensionale che prende vita dalle meticolose sfumature di bianco e nero, tratto distintivo dell’Artista.Takamatsu possiede una sua particolare sensibilità e visione degli stati d’animo delle giovani donne giapponesi, dei loro pensieri e dei loro sentimenti. Questo lo rende capace di dare vita a soggetti femminili che rappresentano allo stesso tempo il potere dello sviluppo tecnologico e il triste monito nel ricordo dei terremoti, degli tsunami e dell’alto tasso di suicidi del Giappone.

Attraverso l’uso degli innumerevoli livelli di trasparenze create dalla tecnica gouache mescolata all’acrilico, l’Artista crea opere dalla presenza dominante e di magnifico impatto, evocando icone spirituali provenienti da altri mondi, capaci di avvolgere completamente lo spettatore nell’energia di una metaforica danza di enfatizzate contrapposizioni.


La scelta monocromatica di Takamatsu sintetizza simbolicamente il bene e il male e “il margine dove non c’è né luce né ombra”; così, le bambole fantasma di Takamatsu sembrano letteralmente uscire fuori dall’oscurità della tela come anime sospese, nella totale assenza di gravità e immerse in una profondità mozzafiato, nella quale ogni sentimento sembra essere circondato dal suo eco. L’Artista attinge tanto alla sua personale cultura punk rock quanto alle sue antiche radici e tradizionali credenze giapponesi; vediamo quindi giovani scolarette illuminate ai raggi X che stringono in mano katane e pistole, paladine dei cinque elementi dal capo vestito di un’aura celestiale.

Grazie all’effetto “Ologramma” delle opere di Takamatsu, eseguito interamente a mano e attraverso la sua meticolosa tecnica pittorica, le sue figure, emerse dalla terra, dal fuoco, dall’aria o dall’acqua, si muovono in un intimo spazio costantemente dominato dal senso di speranza e dalla rinascita della consapevolezza del dolore.
Durante questa attesissima mostra personale, creata appositamente per la sua galleria italiana, Takamatsu sarà presente per incontrare i numerosi fans e collezionisti e per loro firmerà le copie della prima monografia dedicata alla sua arte, curata dalla Dorothy Circus Gallery e pubblicata dalla casa editrice Drago Publishing.

Durante l’inaugurazione, la Dorothy Circus Gallery, insieme con la Drago Publishing, presenteranno anche “The Doors of Perception”, terzo volume della collana annuale della Dorothy Circus Gallery, che ha scelto una delle opere di Takamatsu come cover del medesimo. All’interno del volume sono presenti le mostre: “Daphne Descends” – Alessia Iannetti, “13 Fortune” – Paolo Guido, “God is Her Deejay” – Sas & Colin Christian, Afarin Sajedi, Francesca R. Di Nunzio, “White Elegy” – Kwon Kyungyup, “Because I’m a Doll” – Kazuki Takamatsu, “Hide & Seek” – Natalie Shau, “Lacrima Aquarium” – group exhibition, and focus on Chris Berens, “The Silent Circus” – Clementine De Chabaneix, “The Trouble with Angels” – Ray Caesar.


La mostra “Even a Doll Can Do It” è patrocinata dalla Fondazione Italia Giappone.