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Masakatsu Sashie Japan, b. 1974
35.8 x 28.7 in
Cosmic seed marks one of Sashie’s most metaphysical constructions. Unlike his other spheres—which hover independently above wastelands—this orb sprouts a complex tangle of roots or cables, transforming the structure into a living technological organism. The sphere appears both organic and mechanical, a planetary seedpod gestating in a strange, post-human landscape.
Here the architecture of the city merges with the morphology of nature: vents resemble petals, windows become cells, and industrial grids mimic the patterning of biological growth. The connecting tendrils suggest the possibility of nourishment or extraction, hinting at the dual role of technology as both life-giving and parasitic.
This decade-long work embodies Sashie’s central question: What does the future grow from when the earth’s original seeds are gone?
The answer, in his vision, is a hybrid species — a techno-organic vessel carrying the remnants of human culture into an uncertain cosmic future. Both dystopian and hopeful, Cosmic seed imagines a world where ruins learn to regenerate.
Cosmic Seed rappresenta una delle costruzioni più metafisiche di Sashie. A differenza delle sue altre sfere, che fluttuano isolate sopra paesaggi desolati, questa orbita germoglia un intricato intreccio di radici e cavi, trasformando la struttura in un organismo tecnologico vivo. La sfera appare al tempo stesso organica e meccanica, come un seme planetario che cresce in un paesaggio post-umano e straniante.
Qui l’architettura della città si fonde con la morfologia della natura: le prese d’aria sembrano petali, le finestre diventano cellule, e le griglie industriali imitano i motivi della crescita biologica. I tentacoli che si dipartono suggeriscono l’idea di nutrimento o di estrazione, evocando il doppio ruolo della tecnologia, capace di dare vita ma anche di essere parassitaria.
Quest’opera, sviluppata nell’arco di un decennio, incarna la domanda centrale di Sashie: da cosa crescerà il futuro quando i semi originali della Terra saranno scomparsi?
La sua risposta è una specie ibrida: un organismo techno-organico che porta con sé i resti della cultura umana verso un futuro cosmico incerto. Cosmic Seed è al contempo distopico e pieno di speranza, immaginando un mondo in cui le rovine imparano a rigenerarsi.

